Lei o Lui, Lui si, tu no. perchè? perchè era il mio contrario? un lui anzichè una lei?

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Ishtar...
icon7  view post Posted on 7/8/2009, 15:24




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LILIAN


"sarebbe tutto diverso se fossi un ragazzo!", continuai a pelare le patate per la cena senza neanche guardarla, "non è vero Cassie e tu lo sai benissimo". Sbuffò incrociando le braccia al petto e fissando truce le bucce di che cadevano a strisce nel cestino dell'immondizia tra le ciocche della frangetta. "ammettilo che è così! altrimenti perché a Martin non avete detto di no?!!", mi presi del tempo per respirare poi guardai negli occhi grigi di mia figlia cercando un po’ di comprensione, "tuo fratello è già maggiorenne Cassie, non andrà da solo al concerto e paga lui il biglietto", "questo posso farlo anch'io! E comunque non avevo intenzione di andarci da sola!" strillò sempre più alterata dall’ultima irrequieta bugia. "si, ma non hai vent'anni e io non lascerò la mia bambina vagare per una città sconosciuta a notte fonda solo per vedere quattro tipacci strani su un palco".
L'ira s’impossessò di lei ed esplose incontrollabile come sempre; certa che stesse lottando contro un destino già segnato.
"non sono più la tua bambina mamma!".
Continuai a preparare la cena bisbigliando appena "certo, certo".
Corse via mentre finivo di preparare la cena stingendomi nelle spalle, certa che fosse solo una breve pausa.
Difatti il silenzio che gravava a tavola quella sera mi confermò che quella testa calda di mia figlia stava ancora macchinando la sua rabbia in un’altra scenata in grande stile.
Nessuno voleva dare inizio alla discussione, tutti soffocavano le parole con il cibo cercando di ignorare l'ondata di malumore che si percepiva nella stanza, lei stava con il piatto pieno, ancora intatto, giocherellando nervosa con un anello di metallo intorno all'indice.
Dopo la frutta mio marito cercò di smorzare la tensione con le parole meno indicate alla situazione; "allora Martin, quand'è il concerto?".
Pessima domanda.
Mio figlio lanciò un'occhiata divertita a Cassie prima di rispondere, "tra due settimane papà" annunciò sornione, "hai già organizzato la cosa no? biglietto, alloggio, compagnia.." continuò Paul senza rendersi conto del fiato sempre più corto di nostra figlia, "si pà ho fatto tutto" rassicurò disteso ignorando la luce omicida negli occhi di Cassie.
Mi bastò un altro secondo per rendermi conto che non ce la faceva più, staccò con forza la sedia da sotto il tavolo e si avvicinò velocemente alla porta.
"Cassie! lo sai che tocca a te sparecchiare, torna subito qui", non si girò nemmeno, "non ne ho voglia".

Feci per aggiungere qualcosa ma Paul mi fermò con un gesto che vidi riflesso nel vetro della porta, "è tuo dovere Cassie". "davvero e perché?" chiese rivolgendoci ancora la schiena, "perché fai parte di questa famiglia", allungò un braccio dietro di se indicando il fratello alla cieca, "anche lui ne fa parte, ma nessuno gli chiede nulla, nè di aiutare in casa nè di fare i compiti o di dare retta a qualcuno, lui fa quello che vuole e voi gli fate fare qualsiasi cosa gli passi per la testa senza discutere" le ultime parole erano tremanti di pianto.

Paul non si scompose minimamente, "ci aspettiamo altre cose da Martin, cose che tu non puoi fare" la sua voce pacata di venne coperta da quella di Martin, "perché tu sei una femminuccia quindi fai la brava e sistema la casetta” disse con cadenza musicale.
Cassie si girò verso il piano di lavoro ancora ingombro di padelle sporche e la mano si chiuse intorno al manico di un lungo coltello sfilandolo dal ceppo di legno. Fece due passi verso il fratello, che la guardò negli occhi divertiti nonostante il brivido che percepii sulla sua pelle. "tu" disse con voce bassa puntandogli il coltello contro, "ed io" aggiunse puntando la lama contro di se "siamo uguali".
Scappò dalla stanza chiudendosi violentemente la porta alle spalle, come sempre.


bene bene bene! a quanto pare la mia vena creativa con le vacanze ha ripreso ad essere utile invece di intasarmi la notte di sogni strani. questa volta presento alla vostra infinita pazienza una corale. no, niente a che fare con i cherubini nelle chiese. pensavo a qualcosa di meno santo e più umano. ogni cap avrà un diverso narratore, e quindi spero di trovare un registro linguistico per tutti... e se dovessi fallire... beh c'ho provato ;p
ahhhhh ragazze mi raccomando la storia non è nè triste nè drammatica lo giuro! lo sembra solo per creare un pò di suspance che non fa mai male no?;p


 
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